La creatività non ha limiti, e mettere l’arte al servizio della salute del pianeta è un’idea che ha riscosso grande successo e ottenuto numerosi consensi.
Nonostante la giovane età di FeUse, sono già molte e diverse le collaborazioni artistiche e non che sono state avviate.
Un progetto ambizioso, aperto a nuovi contributi e reinterpretazioni, che unisce arte, artigianato e design Made in Italy con l’obiettivo di esprimere bellezza e sensibilizzare il pubblico sulle tematiche ambientali.
Coral
Il cuore del progetto è la collezione Coral, nella quale scarti generati come scorie dall’acciaio in fusione si trasformano in opere d’arte.
Ogni pezzo è unico e crea subito un feeling con chi lo guarda, lo avvolge, gli spiega in pochi minuti come è complicata e semplice la vita, lo fa entrare nella economia circolare sognando la stabilità delle bellezze naturali e rivolgendo un segnale di profondo allarme sulle catastrofi del cambiamento climatico a cui stiamo andando incontro.
Ceramiche
Oltre ai colaticci rimane un altro materiale inerte, simile alla ghiaia. Le due imprenditrici hanno pensato di utilizzarlo combinandolo con creta per creare ceramiche. Da questa idea è nata una collaborazione con alcuni giovani designer, interessati a sperimentare tali materiali, evitando l’estrazione della sabbia dalle cave. Il primo risultato di questa sperimentazione sono stati i “pumi” (pomi o pigne), oggetti ornamentali tipici del barocco pugliese, realizzati grazie alla collaborazione con le Ceramiche Nicola Fasano di Grottaglie.