Il progetto

FeUse è stata fondata nel settembre 2022 e si posiziona come pioniere nel settore dell’arte sostenibile. L’obiettivo è combinare creatività artistica e attenzione all’ambiente, attraverso un’innovativa soluzione che riduce gli sprechi industriali e promuove la conservazione degli ecosistemi marini.

L’idea alla base di FeUse è semplice ma lungimirante: invece di smaltire i residui di acciaio prodotti durante la lavorazione, l’azienda li trasforma in coralli artistici. Grazie a un processo artigianale unico, questi materiali recuperati diventano oggetti d’arte sorprendenti, che si distinguono per bellezza e originalità.

L’arte diventa così un mezzo per promuovere l’utilizzo dei materiali scartati dall’economia lineare, reintegrandoli in un flusso produttivo che esprime bellezza e sensibilizza sulle tematiche ambientali.

Il progetto unisce arte e ambiente, utilizzando materiali di scarto per creare opere che non solo esprimono bellezza, ma sensibilizzano anche sulle tematiche ambientali.

Questo progetto nasce all’interno dei forni elettrici di Acciaieria Arvedi, la prima acciaieria al mondo certificata “carbon neutral”.

Questo progetto nasce all’interno degli altiforni elettrici di Arvedi, la prima acciaieria al mondo certificata “carbon neutral”.
Questa struttura utilizza rottami post-consumo per produrre nuovo acciaio, generando scorie che assumono la forma ramificata tipica dei coralli. Da qui nasce l’idea di trasformarle in un simbolo per sensibilizzare sulla scomparsa dei coralli marini, dovuta all’innalzamento delle temperature causato dai cambiamenti climatici.

All’interno delle scorie si trovano piccole quantità di acciaio, chiamate “colaticci”, che, solidificandosi nella matrice calcarea delle scorie, assumono proprio la classica forma ramificata dei coralli. Attraverso l’uso di magneti nell’impianto di gestione degli scarti, questi colaticci vengono separati e ripuliti dalle scorie.

Una volta ripulito, il materiale è pronto per essere lavorato e dipinto: viene colorato con vernici in polvere atossica e a basso impatto ambientale, trasformandosi negli splendidi coralli di FeUse.

Oltre ai colaticci rimane un altro materiale inerte, simile alla ghiaia. Le due imprenditrici hanno pensato di utilizzarlo combinandolo con creta per creare ceramiche. Da questa idea è nata una collaborazione con alcuni giovani designer, interessati a sperimentare tali materiali, evitando l’estrazione della sabbia dalle cave. Il primo risultato di questa sperimentazione sono stati i “pumi” (pomi o pigne), oggetti ornamentali tipici del barocco pugliese, realizzati grazie alla collaborazione con le Ceramiche Nicola Fasano di Grottaglie.

FeUse è stata fondata nel settembre 2022 da Mariateresa Vignola, avvocato, e Alessandra Barocci, esperta ambientale.

 

“Osservare l’analogia tra i coralli e le strane forme assunte da questi scarti ci ha fatto pensare che il loro destino poteva essere diverso dalla discarica. Per noi è un modo per sensibilizzare, per mostrare che anche un residuo può diventare bello e valorizzare una casa, un terrazzo, o persino trasformarsi in un gioiello.”
Alessandra Barocci

 

“Non dobbiamo sprecare le risorse non rinnovabili, dobbiamo pensare alle generazioni future in modo costruttivo e creativo. Per questo motivo, cerchiamo artisti e creativi che vogliano lavorare con i nostri materiali, sperimentando nuove vie espressive.”
Mariateresa Vignola